Dal 4 al 7 ottobre sono stata ad Istambul con la mia famiglia per festeggiare il compleanno di mio marito, per nostra disgrazia, questo periodo ha corrisposto con una festa mussulmana "il sacrificio" che corrisponde più o meno al nostro Natale.
Il Kurban Bayrami è il nome di questa festa, la più sentita dell'islam; rappresenta la sottomissione di Abramo alla volontà di Dio.
I negozi e gli uffici sono chiusi, i giorni di vacanza sono quattro e ogni nucleo familiare sacrifica un agnello o una capra oppure un vitello o una vacca con i amici e parenti.
Il sacrificio viene fatto generalmente nei giardini delle case oppure in posti pubblici specialmente organizzati per l'occasione.
La carne dell'animale sacro si divide in tre; la prima parte è per coloro che non hanno potuto sacrificare un animale (i poveri), la seconda è da offrire agli ospiti o parenti e la terza è per la famiglia.
Questo sacrificio avviene per sgozzamento dell'animale, che appeso continua a perdere il proprio sangue formando delle pozze sul pavimento davanti agli occhi di adulti e bambini i quali, sopratutto i più sensibili, rimarranno segnati a vita.
All'inizio del post ho detto per mia disgrazia, perchè Istambul in questi giorni era invasa da migliaia di persone provenienti da tutta la Turchia fomentate dal fervore religioso.
Nelle strade c'erano fiumane di persone che si muovevamo in ogni direzione, a volte trascinandoci nella direzione opposta alla quale volevamo andare.
I tram, che sarebbero potuti essere orgoglio della città per frequenza e velocità di coprire il percorso, erano strapieni di persone e cattivo odore.
Come se non bastasse, ho notato che i turchi (o solamente alcuni di loro) sono altamente infiammabili, in più di una occasione, hanno iniziato a litigare per futili motivi ad alta voce, spintonandosi, per acquietarsi pochi momenti dopo.
La gente che circolava per le strade era prevalentemente formata da giovani uomini e donne con il capo coperto o con il velo integrale islamico, ho avuto pena per loro.
Vi avevo promesso che non avrei fatto un reportage, infatti dopo queste poche impressioni, vi propongo solo qualche foto di cibi che ho potuto gustare.
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Festeggiato mio marito nel piccolo bar della stazione dell'Orient Express con l'augurio di continuare a viaggiare |
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donne che preparano la yufka |
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Spezie e tisane |
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Vendita di Simit |
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Panino con pesce sotto il ponte di Galata |
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Lukum |
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Caldarroste |
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Spremuta di melograno o arancio |
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Pudding |
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Frutta secca affogata nel miele |
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Kebab |
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Kofte, riso e melanzane |
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pudding |
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baklavalar |
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çai |
e per concludere una bella tazza di çai