Pasta "Bonne Femme" o Puttanesca

Per quanto riguarda l' origine etimologica, il termine puttanesca, è stato oggetto di molte ipotesi. 
Alcuni studiosi dicono che il nome di questa ricetta derivò, all’inizio del secolo, dal proprietario di una casa di appuntamenti nei Quartieri Spagnoli di Napoli, che era solito rifocillare i propri ospiti con questo piatto, sfruttandone la rapidità e facilità di preparazione.
Altri lo affiliano all'architetto Sandro Petti il quale racconta: "Quella sera di tanti anni fa, era molto tardi, ai tavoli del locale sedettero un gruppo di amici veramente affamati... io avevo finito tutto, e li avvisai: "Mi dispiace non ho più nulla in cucina, non posso preparavi niente". Ma loro insistettero e mi esortarono dicendo: "Ma dai Sandro, è tardi ed abbiamo fame, dove vuoi che andiamo... facci una puttanata qualsiasi". La "puttanata qualsiasi" che l'eclettico Sandro Petti  portò in tavola di lì a poco, era proprio un fumante piatto di "Spaghetti alla Puttanesca" (solo che ancora non erano stati battezzati tali)... una pietanza che da quella famosa sera, divenne un must della tradizione culinaria dei ristoranti non solo ischitani, ma addirittura di tutto il mondo.... »
Nei menù di tutto il mondo si chiama appunto Bonne Femme.





Per 4 persone:
400g di pennette
400g di pelati
2 spicchi d'aglio
½ peperoncino piccante
6 capperi di Pantelleria
100g di olive di Gaeta
abbondante prezzemolo tritato
2 cucchiai di pangrattato tostato
4 alici sotto sale
sale qb
olio evo qb
In una padella mettere olio e gli spicchi d'aglio spellati a rosolare, aggiungere le acciughe dissalate e tritate, le olive denocciolate e tritate, i capperi tritati far rosolare 1' aggiungere i pelati schiacciati con una forchetta, il peperoncino, far sobollire 5/10' salare se necessita.
In un tegame cuocere al dente le pennette condirle con il sugo poi cospargere con il pangrattato e abbondante prezzemolo tritato.
Bon Appetit!!!